A chiusura dell’anno dedicato a Sant’Ignazio di Loyola, l’opera di Gioachino Rossini rivive in un programma curato da Michele Campanella, nel duplice ruolo di concertatore e primo pianoforte. Alla profondità artistica e alla reputazione internazionale del Maestro napoletano si unisce una formazione ad hoc di eccellenti interpreti: dalla pianista Monica Leone, alle voci soliste della Puccini Festival Academy – docente Massimo Iannone -, al coro di grande valore, l’Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo. La musica e il canto della “Piccola Messa”, alla vigilia della festa del Santo Fondatore, introducono nella solenne celebrazione che riunisce quanti amano la spiritualità ignaziana.
La Petite Messe Solennelle è il testamento musicale di Gioacchino Rossini, scritto dopo i decenni di silenzio seguiti alla composizione del Guglielmo Tell. I motivi di questo lungo vuoto creativo sono in un certo senso spiegati dal linguaggio della Messa, decisamente e polemicamente antiromantico. Il termine “petite” ha una duplice motivazione: l’organico ridotto a due pianoforti e harmonium e un coro di soli 16 cantori, ma anche l’atteggiamento del cristiano che si fa piccolo quando dedica la sua musica a Dio. Il Barbiere di Siviglia è lontano e Rossini utilizza per l’ultima volta gli antichi stilemi per un nuovo, commovente messaggio.
Sulla partitura autografa della Petite Messe Solennelle Gioachino
Rossini annota:
“Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola messa. Ho composto della
musica sacra (musique sacrée) o della ‘dannata musica’ (sacrée musique)? Ero
nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e
questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!”.
Responsabile: P. Vincenzo D’Adamo sj
Rettore della Chiesa di Sant’Ignazio – Roma
INFO: chiesasantignazio@gesuiti.it | 345 6549492 | 06 6794406
Ingresso libero nel rispetto delle attuali norme anti-covid.