17/12/2023 - Tra le "Note" della storia: Meditazione musicale a S. Ignazio

 Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Domenica 17 dicembre ore 16:30

Meditazione Musicale

TRA LE “NOTE“ DELLA STORIA



La “meditazione musicale” propone un’articolazione di brani tra il classico e il contemporaneo eseguiti dal 
M° Filippo Manci: sarà emozionante grazie alle potenzialità espressive “orchestrali” dell’organo Tamburini. Le composizioni fanno riferimento a passaggi storici particolari che gli autori hanno saputo interpretare con sentimenti profondi e forti convinzioni.

L’ Eine kleine Nachtmusik è stata composta da Mozart nel 1778. L’Europa vede la guerra Russo-Turca e gli Stati Uniti d’America l’elaborazione di una Costituzione che farà la storia. Il brano è gioioso e vivace - grazie all' introduzione a mo’ di fanfara - e trasmette voglia di vivere seppur “nella notte”, 

L’”Aida” di Verdi, da cui il Gran Finale, fu scritta per l'inaugurazione del Canale di Suez che ha reso più vicini i popoli del Medio oriente e dell’Europa.


I brani delle colonne sonore cinematografiche, moderne e per quanto “leggere” (come Star Wars e Pirata dei Caraibi), richiamano tematiche di valore culturale e simbolico: la “pirateria” contemporanea, la militarizzazione crescente dello spazio. In entrambi i brani vi sono citazioni classiche: Dies Irae di Verdi e Toccata in re minore di Bach.


Gabriel's Oboe di Morricone e il film The Mission rievocano le “Riduzioni” dei Gesuiti in America Latina, Missioni che fanno parte della storia della Chiesa di Sant’Ignazio e del “Collegio Romano” dove si formarono molti dei protagonisti. L'affresco della Volta di Fratel Andrea Pozzo allude a quella vicenda. Morricone per suggellarne il valore spirituale e umanitario ha inserito nel brano alcune parti del Veni Creator Spiritu gregoriano.

Infine la composizione più famosa di Bach, la Toccata e Fuga in Re Minore BWV 565. Un’esuberante rapsodia col succedersi imprevedibile e vorticoso di moduli espressivi. Il brano invita a pensare alle dinamiche storiche dominate da "virtuosismi" e da “fughe”, da giustapposizione di episodi e avvenimenti frammentati, da accadimenti repentini e sorprendenti correlazioni.


E per riflettere sugli avvenimenti contemporanei  lo storico della Sapienza Università di Roma, Professor Antonello Folco Biagini ci aiuterà col suo intervento: Conflitti, speranze, impegno. Le ostilità odierne e le tensioni internazionali pongono seri interrogativi sul nostro futuro e sulle nostre responsabilità: quale mondo si va determinando tra conflitti, strategie geopolitiche e barbarie? Quale sarà la convivenza possibile? Quali scelte di vita per attuare opere costruttive, armoniose, efficaci nella complessità dei vissuti? Ci siano di aiuto l'intelligenza storica e la musica capace di toccare gli animi infondendo ora dolcezza ora vigore, ora delicatezza ora scuotimento, ora calma ora risoluta determinazione.


(P. Vincenzo D'Adamo sj)

Dal 1° dicembre 2023 - Mostra Monne e Madonne. Il Seicento a Napoli, un altro Rinascimento - Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Roma | Piazza di Sant'Ignazio


Venerdì 1 dicembre ore 11:00

Inaugurazione della mostra

Monne e Madonne. Il Seicento a Napoli, un altro Rinascimento




Opere d’arte esposte in una grande “opera d’arte”: la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. Rappresentazioni a confronto nello splendido gioiello Barocco dei Gesuiti a Roma.
La mostra Monne e Madonne. Il Seicento a Napoli, un altro Rinascimento - dipinti della collezione della Fondazione De Chiara De Maio – rappresenta un’occasione preziosa per mettere a confronto autori, stili estetici e culturali, contenuti che hanno attraversato il XVI e XVII secolo, in aree ed ambienti sociali differenti, seppur accomunati dall’intento di esaltare artisticamente la dimensione religiosa. Bellezza e sacralità caratterizzano tutte le opere che hanno a che fare con Napoli e il Meridione, dove nel Seicento artisti importanti hanno lasciato capolavori, testimonianze rilevanti, che s’incontrano ora nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.
Mostra e catalogo a cura di Vincenzo De Luca

Dal 1 dicembre 2023 - al 7 gennaio 2024
Orario continuato dalle 9:00 alle 20:00, tutti i giorni
Cappella dell’Immacolata - Ingresso gratuito


Info: chiesasantignazio@gesuiti.it | 06 6794406 | 345 6549492


COMUNICATO STAMPA

Monne e Madonne
Il Seicento a Napoli, un altro Rinascimento
dipinti dalla Collezione della Fondazione De Chiara De Maio
Mostra e catalogo a cura di Vincenzo De Luca


Venerdì 1 dicembre 2023 alle ore 11.00 nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma sarà inaugurata la mostra “Monne e Madonne. Il Seicento a Napoli, un altro Rinascimento”. L’evento gode del patrocinio del Ministero dell’Interno.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 7 gennaio 2024, secondo gli orari di apertura al pubblico della Chiesa.
Alla mostra, ideata e curata dallo storico dell’arte Vincenzo De Luca, è associato il catalogo. La pubblicazione, edita da FondazioneDe Edizioni, è arricchito dagli interventi del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del rettore della Chiesa di Sant’Ignazio, Padre Vincenzo D’Adamo SJ, del presidente della Fondazione, Diodato De Maio, dello psicologo Gaetano Criscitiello.
Si ringrazia la Direzione Centrale degli Affari dei Culti del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, presso il Viminale, proprietaria della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.
Monne e Madonne vuole proporre una chiave di lettura tematica (l’attenzione è focalizzata sulle presenze femminili) per selezionare e analizzare alcuni capolavori della pittura appartenenti alla Fondazione De Chiara De Maio. Tranne poche incursioni nel Cinquecento e nel Settecento tutte le opere appartengono al Seicento, secolo (come del resto quelli precedenti o a venire, fino all’Ottocento) che presenta poche pittrici; il punto di vista è dunque quello maschile. I termini ‘monna’ e ‘madonna’, da cui il titolo della mostra, sono strettamente legati. Madonna è un appellativo d’onore che si usava
dal Medioevo in poi parlando di una donna tra le classi più abbienti e che in tempi più recenti ha come riferimento unico la Vergine Maria. L’etimologia è infatti ‘mia donna’. E monna ne è la contrazione. Monna e madonna quasi si confondono e diventano nella mostra il desiderio di recuperare lo sforzo dei pittori di esaltare della donna l’armonia fisica o la forza dei sentimenti.
Un percorso quindi sul corpo e sulle virtù femminili, la grazia carnale e l’estasi mistica.

E quasi tutte le opere hanno a che fare con Napoli e il Meridione, dove nel Seicento hanno vissuto pittori importanti lasciando testimonianze artisticamente esaltanti. La selezione partirebbe cronologicamente con una tavola di Marco Pino da Siena che risente del Giudizio Universale del Buonarroti, il San Michele arcangelo databile verso la metà del XVI sec. In una Napoli addolcita dalla maniera di Raffaello (in una cappella nella chiesa di San Domenico Maggiore c’era dal 1513 la sua Madonna del pesce, oggi al Prado di Madrid, che aveva fatto scuola e influenzato molti pittori), arrivò con Marco Pino anche la rivoluzione michelangiolesca (corpi decisamente muscolosi, movimenti
serpentinati e nervosi, impostazione d’assieme chiaramente drammatica). Il suo stile sembra preparare un inizio secolo caravaggesco (nel 1606 arriva a Napoli il Merisi, destando l’ambiente pittorico da un lungo torpore). 
L’ultima opera napoletana di Caravaggio, il Martirio di Sant’Orsola, rivive (anche per analogo impianto iconografico) in due tele dello stesso soggetto del secondo e quinto decennio del Seicento.
La prima tela, di Giovanni Bernardino Azzolino, presenta un forte debito con Caravaggio, interrompendo così il proprio percorso artistico sul classicismo. La santa al centro ruba la scena a tutti gli astanti, interdetti. Il soldato nel registro di sinistra lo si ritrova in una seconda opera di Azzolino in mostra, la Flagellazione di Cristo, che a sua volta rimanda a quella di Caravaggio, dello stesso soggetto, di San Domenico Maggiore a Napoli, oggi a Capodimonte.
Nel Martirio di Sant’Orsola di Filippo Vitale, sull’esempio di quello del Caravaggio, la santa è colta nella sua solitudine spirituale, serena nel proprio dolore, anzi spinta dalla sofferenza fisica verso una ricercata ascesi capace di disarmare le convinzioni dell’assassino. In Vitale come in Caravaggio la luce, con alta valenza simbolica, addolcisce le rotondità della santa diventando invece fortemente spigolosa sui soldati.
Di qualche anno dopo, poco oltre la metà del Seicento, è il San Sebastiano e le pie donne di Luca Giordano, il cui riferimento diretto è Jusepe de Ribera. Qui le figure di Irene e della serva (rare nell’iconografia di San Sebastiano), defilate visivamente rispetto al corpo del santo trafitto dalle frecce, vanno invece considerate le protagoniste del dipinto, perché giustificano il vero significato dell’opera, che allude in generale alla funzione della Chiesa misericordiosa.
Inoltre, sono presenti in mostra opere di Salvator Rosa, Pedro Nuñez del Valle, Francesco Guarini, Francesco Solimena. 

Opere in mostra:
  • Marco Pino da Siena, San Michele arcangelo, metà del XVI sec., olio su tavola, 122x84,5 cm.
  • Giovanni Bernardino Azzolino, Martirio di Sant’Orsola, secondo decennio del XVII sec., olio su
  • tela, 104x128,5 cm.
  • Giovanni Bernardino Azzolino, Flagellazione di Cristo, 1627, olio su tela, 155x115 cm.
  • Salvator Rosa, Battaglia tra cristiani e turchi, 1630 ca., olio su tela, 100x130
  • Pedro Nuñez del Valle, Giuditta con la testa di Oloferne, 1631, olio su tela, 115x108 cm.
  • Francesco Guarini, Sant’Agata, 1638 ca., olio su tela, 112,5x77 cm.
  • Filippo Vitale, Martirio di Sant’Orsola, quinto decennio del XVII sec., olio su tela, 111x155,5 cm.
  • Luca Giordano, San Sebastiano e le pie donne, 1653 ca., olio su tela, 217,5x166 cm.
  • Luca Giordano, Traditio clavium, 1654, olio su tela, 103x75,5 cm.
  • Francesco Solimena, Guarigione del padre di Tobia, 1725 ca., olio su tela, 72,5x44,3 cm.
  • Francesco Solimena, Madonna del Rosario, 1728ca., olio su tela, 76x63 cm.


Mario Draghi presenta il libro di Aldo Cazzullo: “Quando eravamo padroni del mondo”.

 Mercoledì 29 novembre, ore 16:30 – Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.

 

Invito alla presentazione del libro

di Aldo Cazzullo: “Quando eravamo padroni del mondo”.

Interviene Mario Draghi. Letture di Nancy Brilli.

L’esperienza e la competenza di Mario Draghi

metteranno in luce gli aspetti salienti della pubblicazione di Aldo Cazzullo

che, attraverso un racconto pieno di dettagli e di curiosità,

ricostruisce una vicenda di secoli.

A partire dai personaggi, dalle storie, dalle idee del mito di Roma,

considerare le tensioni internazionali presenti nella storia odierna.

P. Vincenzo D sj



MI VOLEVANO MORTO-Sabato 25 novembre ☼ ore 16:30

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Roma | Piazza di Sant’Ignazio

Sabato 25 novembre ore 16:30

MI VOLEVANO MORTO.

Papa Francesco alle prese con i suoi detrattori

Di GAVINO PALA, San Paolo Edizioni, 2023

Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice “Come sta?”. Ma la risposta di Bergoglio è tutt’altro che banale: “Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza!  Grazie a Dio, sto bene…”.

“Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l’ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici.

Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i “problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell’azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un’eredità, anche scomoda, per il suo successore?

 Info: chiesasantignazio@gesuiti.it | 06 6794406 | 345 6549492 



Astronomia, poesia e storia a Sant’Ignazio - martedì 21 novembre alle ore 16.

 RUGGERO BOSCOVICH SJ: GESUITA, ASTRONOMO E POETA

 Astronomia, poesia e storia a Sant’Ignazio - martedì 21 novembre alle ore 16. Nella barocca chiesa romana (Piazza di sant’Ignazio) sarà presentato l’ultimo libro di Angelo Gallippi: L’astronomo poeta Vicende, scoperte e intuizioni di Ruggiero Boscovich S.J., Marcianum Press, 248 pp., 23€.

È la prima biografia in epoca moderna e in lingua italiana del poliedrico gesuita dalmata del Settecento, astronomo e poeta, ma anche matematico, geometra, fisico, ingegnere, geodeta e agente segreto. Proprio nel Collegio Romano, annesso alla Chiesa di Sant’Ignazio, Boscovich studiò e iniziò la sua straordinaria carriera, ricostruita in questa biografia sulla base dei suoi scritti (molti in latino e in croato) e di documenti d’archivio.

Boscovich intuì la legge delle forze interatomiche un secolo e mezzo prima di Bohr, precorse le geometrie non euclidee e la moderna “teoria del tutto”. Mise in sicurezza la cupola di S. Pietro, progettò l’osservatorio di Brera e fu il principale divulgatore del pensiero di Newton in Italia. Frequentò papi, re, imperatori e i principali scienziati e letterati dell’Illuminismo (l’indice dei nomi contiene ben 465 voci), viaggiò in una trentina di città di dieci paesi diversi e ottenne già in vita importanti riconoscimenti, tra i quali l’iscrizione a tredici delle massime accademie del suo tempo.  Oggi il suo cognome è assegnato ad alcune formazioni lunari e ad importanti istituzioni scientifiche serbe e croate.

Il libro esce a 250 anni dalla soppressione della Compagnia di Gesù, che determinò profondi cambiamenti nella politica e nella cultura dell’Europa e nella stessa vita di Boscovich.

Per Gallippi questa è la terza biografia, dopo quelle di Federico Faggin, il padre del microprocessore, e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Meditazione Musicale e Poetica: “IL PIANTO DELLA MADRE…” - Domenica 12 novembre ore 16:00

Domenica 12 novembre ore 16:00
Chiesa di sant’Ignazio di Loyola

Meditazione Musicale e Poetica
“IL PIANTO DELLA MADRE…”

Il percorso musicale trae ispirazione dalla Cantata di J. S. Bach “Sospiri, lacrime, dolore, angoscia” e si riferisce esplicitamente ai drammi delle guerre attuali, al “pianto delle madri”. Se “il nostro cuore è pieno di afflizione” nel momento storico tempestoso che viviamo, i brani come l’Oratorio di Haydn, tratto da "Die Schopfung" (La Creazione), anche se lasciano intravedere la nostalgia di un’armonia smarrita, di un "Paradiso perduto" - allusione all’opera di Milton - la figura di un "un angelo”, annunciatore di buone notizie, introduce nel desiderio - e nella speranza - di un nuovo inizio di vita per l’umanità e per il creato.

L’appuntamento della “Meditazione Musicale e Poetica” - proposto al pomeriggio di domenica e festivi - fa riferimento al momento storico, al tempo liturgico, alla celebrazione del giorno, quindi al suo contenuto teologico. Costituisce un approfondimento poetico/artistico e un preludio meditativo alla celebrazione liturgica che segue alle ore 18:30.

Il coinvolgimento di giovani artisti in formazione, sotto la guida di Maestri come Livia Sandra Frau - organista titolare della Chiesa di Sant’Ignazio, nonché formatrice dei giovani artisti coinvolti - risponde a precisi obiettivi di pastorale della cultura, in continuità con la natura storica del luogo e le finalità apostoliche della Chiesa di Sant’Ignazio. (P. Vincenzo D'Adamo sj - Rettore)



COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

 COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI 

Ti ringraziamo, Signore, per gli amici che ci hanno accompagnato in tutti i tempi. Per quelli che in periodi di oscurità hanno tenuta accesa la lampada della fede. Per le anime grandi che ebbero intuizioni di più alta e vasta verità ed osarono comunicarle, patendo e soffrendo.

Per le tante anime silenziose e piene di grazia che con la loro presenza hanno purificato e santificato il mondo e la chiesa e continuano ancora a purificarli e a santificarli. E per coloro che abbiamo conosciuto ed amato, che ci hanno donato la loro amicizia che sono passati dalla compagnia di questa terra alla pienezza della luce. (da: Don Michele Do)



CONCERTO DI OGNISSANTI - IMMAGINAZIONE E FANTASIA, PER LA SANTITA’

 CONCERTO DI OGNISSANTI

1 novembre – ore 16:30

a cura del M° Vincenzo ZITO

IMMAGINAZIONE E FANTASIA, PER LA SANTITA’

Del barocco della chiesa di sant’Ignazio di Loyola a Roma è apprezzato, in particolare, l'illusionismo: un effetto di inganno che traduce in arte la perdita di certezze dominanti. L'illusionismo, la sovrapposizione di realtà, rappresentazione e finzione si manifestano nel ciclo pittorico della Chiesa di Sant’Ignazio – in particolare la Volta e la “finta cupola” -  con prospettive impossibili e giochi di specchi che rendono la percezione della realtà elaborata dall’esercizio dell’immaginazione e della fantasia creatrice. Le stesse risorse dello spirito che, nella fede e nella vita reale nel corso della storia, animano il prodigio della santità dei consacrati a Dio. 


TUTTI I SANTI - 1 novembre 2023

 TUTTI I SANTI

Santità come accesso ad un “mondo impossibile”, a un’umana realtà affrancata dalla violenza, dalla guerra, dalla morte di piccoli-innocenti-indifesi, dall’ingiustizia, dall’inganno, dalla falsità, dalla rapina e da quanto annienta la bellezza del vivere insieme nel mondo e nella storia. Certamente “impossibile” a noi soli. Ma, nella comunione di fede, “possibile” a Dio che nella presenza del Suo Figlio ci dona a vivere “la pace, non come la dà il mondo…” e la “gioia piena”, quella che ci fa passare dall’illusione alla realtà vera: questa è la via della santità.


ENRICO MATTEI. Politico e manager - Sabato 28 ottobre ore 16:30 - Presentazione del libro di Pietro Giuseppe Parisi

ENRICO MATTEI. Politico e manager
Presentazione del libro di Pietro Giuseppe Parisi
 
Sabato 28 ottobre ore 16:30
 
Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Roma | Piazza di Sant’Ignazio
 
“Sicuramente Mattei fu un soggetto singolare
se si pensa che il suo passato è stato dignitoso, ma non eccezionale,
prima che fosse posto a capo dell’Azienda petrolifera di Stato.
Nei non lunghissimi anni della sua vita pubblica,
Mattei è riuscito quasi dal nulla a creare una delle più possenti
organizzazioni industriali del mondo internazionale dell’economia”.
Diceva:
“Questo è un gruppo tenuto insieme da motivi di lavoro e di benessere.
È vero. È vero che noi siamo insieme per questo
ma anche per la fiducia reciproca che noi abbiamo
per la fiducia nell’avvenire”.




MI VOLEVANO MORTO - Papa Francesco alle prese con i suoi detrattori

MI VOLEVANO MORTO

Papa Francesco alle prese con i suoi detrattori

Presentazione del libro di Gavino Pala

Giovedì 26 ottobre ore 16:30

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Roma | Piazza di Sant’Ignazio



Domenica 22 ottobre 2023 – ore 16:30 - “Lodate Dio per tutte le sue creature”

 Domenica 22 ottobre 2023 – ore 16:30

MEDITAZIONE MUSICALE E POETICA

“Lodate Dio per tutte le sue creature”

Otto anni dopo la «Laudato sì», Papa Francesco con l’esortazione apostolica «Laudate Deum» lancia un nuovo appello «alle persone di buona volontà»:

Il nostro pianeta è sofferente, sono accorate le preoccupazioni per la cura della nostra casa comune.

Non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura.

Non c’è dubbio che l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie.

Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti.

Si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana.




ASCOLTO DI SÉ E DISCERNIMENTO SPIRITUALE PERSONALE - Parma, Sabato 14 ottobre 2023

 Sabato 14 ottobre 2023 a Parma

nell’ambito del Convegno Diocesano di Pastorale

della Cura e dell’Accoglienza

(Capire sé stessi, comprendere gli altri, intendere Dio)

interverrò con una relazione sul tema:

ASCOLTO DI SÉ

E DISCERNIMENTO SPIRITUALE PERSONALE

p. Vincenzo D sj



Presentazione del Corso “Il Barocco romano dei Gesuiti”

 Giovedì 12 ottobre alle ore 17:00 si svolgerà la Presentazione del Corso “Il Barocco romano dei Gesuiti”.

Il corso di formazione è stato pensato per essere inserito nell’offerta formativa dell’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza e del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo di Sapienza Università di Roma. Ѐ indirizzato a quanti sono interessati all’approfondimento di un importante periodo di storia dell’arte.
La specifica tendenza artistica denominata Barocco Romano, oltre a essere un nucleo generativo dell’arte barocca diffusasi in seguito in tutta Europa, rappresenta anche un elemento che caratterizza in modo unico la città di Roma, per lo meno allo stesso livello di quanto fanno le vestigia del periodo classico (dal programma del Corso).
Apriranno i lavori e porteranno i saluti istituzionali Vladimiro Giacché, Direttore Comunicazione, Studi e Innovazione Digitale di Banca del Fucino, Antonello Folco Biagini, Magnifico Rettore di UnitelmaSapienza, Fabrizio Gallo, Prefetto. Direttore Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Vincenzo D’Adamo SJ, Rettore della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, Gaetano Lettieri, Direttore del Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo SARAS, Sapienza Università di Roma.
Interverranno: Claudio Strinati, Storico dell'Arte e Gabriele Conte, Direttore editoriale ClioEdu. Modera Roberto Sciarrone, Responsabile Ufficio Stampa UnitelmaSapienza.
Il Corso è erogato da UnitelmaSapienza in collaborazione con la Direzione centrale degli Affari dei Culti e per l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto Fec, il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo SARAS, Banca del Fucino e ClioEdu.

Link all’evento in streaming
https://stream.lifesizecloud.com/extension/19398189/5644a483-d332-45fc-be34-bd8cf5cf6899

Link al Corso di formazione
https://www.unitelmasapienza.it/il-barocco-romano-dei-gesuiti/



Presentazione del libro di Sergio Bini: ORGANIZZA, APPRENDI ET LABORA

 https://www.youtube.com/watch?v=iFO8x_TKpCM

In rete, il filmato della presentazione
del libro di Sergio Bini:
ORGANIZZA, APPRENDI ET LABORA
“I PARADIGMI GESTIONALI DELLA REGOLA BENEDETTINA TRASFORMANO LE ORGANIZZAZIONI IN COMUNITÀ EFFICACI”

Vincenzo D’Adamo sj
rettore Chiesa di Sant’Ignazio

Sergio Bini
autore

Raffaele Federici
scrittore e sociologo Università di Perugia

Romolo Guasco
direttore di Confcommercio - Roma

Isabella Gambini
editore

Abbiamo dedicato l’incontro alla memoria di:
Maria Caterina Federici



Ordinazioni

 Domenica 1 ottobre 2023

Ordinazioni Diaconali e Presbiterali
del Collegio Germanico-Ungarico | Roma
diretta: https://www.youtube.com/watch?v=fPKRTudJadw






Mercoledì 27 settembre ☼ ore 16:30 - Appuntamento con Sergio Bini e il suo saggio

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Roma | Piazza di Sant’Ignazio

 Mercoledì 27 settembre ore 16:30

Appuntamento con Sergio Bini e il suo saggio

San Benedetto Abate, in un tempo di crisi, ha elaborato un modello di vita che nei secoli ha ispirato percorsi di maturità umana e spirituale, di civiltà e di cultura fondati sul Vangelo.

SERGIO BINI nel suo saggio: ORGANIZZA, APPRENDI ET LABORA ripercorre con profondità l’esperienza monastica considerando come “I PARADIGMI GESTIONALI DELLA REGOLA BENEDETTINA TRASFORMANO LE ORGANIZZAZIONI IN COMUNITÀ EFFICACI”.

Nella presentazione ci chiederemo cosa rende ancora valido, dopo millecinquecento anni l’insegnamento di Benedetto e se la sua Regola e la sua forma di vita sia ancora capace di formare uomini e comunità di oggi.

Molti aspetti dello spirito del Santo Abate li conosciamo grazie a quanto ci è stato tramandato dalle istituzioni animate dalla sua esperienza. Ne risulta un uomo di grande profondità: conosceva debolezze e risorse dell’animo umano, fragilità ed energie. Profondo educatore, aveva sperimentato su di sé la radicalità di un’esistenza forgiata nella solitudine, nella contemplazione, nella creatività della comunione della vita fraterna. Una personalità integrata quella di Benedetto, perciò capace di creare, da vero leader, unità nella comunità, guidare le persone con moderazione e risolutezza, sostenere i deboli, incoraggiare i fragili, responsabilizzare i forti, infondere coraggio e speranza, conciliare gli animi, armonizzare gli uomini creando un clima di pace. Il ritmo della vita comune tra preghiera, studio, lavoro, ospitalità, gestione di tutti gli aspetti necessari allo sviluppo del monastero, hanno fatto di questi luoghi un faro di vita evangelica, di cultura, di civiltà. Croce, libro e aratro sono i simboli riassuntivi dell’esperienza benedettina, come ebbe a scrivere Papa Paolo VI. In un mondo in tumulto, imbarbarito e smarrito l’Abate seppe con sicurezza aprire gli animi alle prospettive di un mondo nuovo che ha segnato l’Europa in particolare e tutto l’Occidente.

Dedichiamo l’incontro alla memoria di Maria Caterina Federici, docente di sociologia recentemente scomparsa. (P. Vincenzo D’Adamo sj – Rettore)



Domenica 17 settembre - San Roberto Bellarmino

 Roberto Bellarmino, cardinale gesuita, morto il 17 settembre 1621,

a Roma presso l’allora noviziato della Compagnia di Gesù a Sant’Andrea al Quirinale. Aveva quasi 79 anni e il suo nome era noto in tutta Europa. Moriva poveramente, austeramente come aveva vissuto e da 'semplice' gesuita, privo di tutti quei privilegi e ornamenti, tipici dei fasti del Papato dell’età barocca.

Era ammirato dai cattolici del suo tempo e visto con sospetto, temuto e quasi detestato da chi non lo era: ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovamento della Chiesa dopo il Concilio di Trento. Proclamato santo, fu grande teologo. Fedele all’Eucaristia quotidiana è giusto ricordarlo nella Celebrazione della Santa Messa anche come un grande formatore spirituale: sotto la sua guida furono orientati a un cammino di santità tre santi gesuiti: Luigi Gonzaga, Giovanni Berchmans e Andrea Bobola. Tra le grandi intuizioni del cardinale e dottore della Chiesa vi è anche la pubblicazione e promozione del Catechismo (formulato assieme a san Pietro Canisio, anch’egli gesuita) per aiutare il popolo ad assimilare le verità della fede.


3 settembre 2023 - Papa Francesco ricorda PIERRE TEILHARD DE CHARDIN

Papa Francesco oggi ha ricordato il #gesuita PIERRE TEILHARD DE CHARDIN, che nel vicino deserto di Ordos, nella Mongolia interna esattamente 100 anni fa pregava con la sua celebre «Messa sul mondo». Ricordo che a questo pensatore cristiano nel 1962 fu imposto un Monitum da parte dell’allora Sant’Uffizio! Oggi Francesco lo ricorda come “spesso incompreso”. Francesco ha pronunciato le parole della preghiera di Teilhard.




LA CHIESA È VIVA, ANCHE NELLA MUSICA

 LA CHIESA È VIVA, ANCHE NELLA MUSICA

Padre Guillermo fa svegliare un milione e mezzo di giovani alle 7.00 del mattino a Lisbona durante le Giornate Mondiali della Gioventù 2023. È l'alba di domenica 6 agosto, mentre il sole sorge dal mare sul Campo da Gras a Lisbona, Padre Guillermo Peichoto, sacerdote e dj, attiva con una musica “sorprendente” oltre un milione e mezzo di giovani che la sera precedente avevano dormito nelle tende dove si celebra la santa Messa con Papa Francesco...

È musica techno e brani famosi come "Jerusalem" e "The Nights" di Avicii, mixata con le parole di Papa Francesco...

https://www.youtube.com/watch?v=VNrsrI7UqXU

29/07/2023 - Presentazione libro P. Dall'Oglio e S. Messa a 10 anni dalla scomparsa

COMUNICATO STAMPA


PER LA PRIMA VOLTA, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA,

LE PAROLE DI PADRE PAOLO DALL'OGLIO DIVENTANO UN LIBRO


CON LA PREFAZIONE DI PAPA FRANCESCO


L’EVENTO DI PRESENTAZIONE A ROMA IL 29 LUGLIO

ore 17:00 


A esattamente dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall'Oglio, fondatore della Comunità monastica di Deir Mar Musa, si terrà un importante evento di presentazione del libro Il mio testamento.

Il volume, pubblicato da ITL Libri con il marchio Centro Ambrosiano, racchiude le conferenze inedite tenute da padre Paolo nei mesi precedenti la sua espulsione dalla Siria ed è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali.

L'evento si svolgerà sabato 29 luglio 2023 presso la Chiesa di Sant'Ignazio, sita in piazza Sant’Ignazio, a Roma.

L'inizio è previsto per le ore 17 e sarà scandito da interventi di testimoni autorevoli, che l’hanno conosciuto da vicino. Come padre Jihad Youssef, Superiore della Comunità monastica Deir Mar Musa, Adib al-Khoury, direttore casa editrice Comunità Deir Mar Musa, Elena Bolognesi, editor e traduttrice del testo, e Giovanni Dall'Oglio, fratello di padre Paolo, che interverrà a nome della famiglia.

La conduzione dell'evento è affidata a Luigi Maffezzoli, giornalista e curatore del volume. Sarà lui a guidare la discussione tra i relatori e a favorire un’approfondita comprensione del messaggio trasmesso da padre Paolo attraverso il suo libro.

Alle ore 19:00, dopo la presentazione, si terrà una celebrazione eucaristica presieduta dal Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, per onorare la memoria di padre Paolo Dall'Oglio e per rinnovare il suo impegno verso gli ideali di pace e dialogo con tutti.

Il mio testamento rappresenta un’opera di grande importanza e significato, che svela una visione aperta a nuovi orizzonti di ecumenismo, fraternità tra uomini e donne e dialogo con l'Islam. Questi temi, cari al magistero di Papa Francesco, che firma la prefazione del volume, trovano una particolare risonanza nelle riflessioni di padre Paolo.

Padre Paolo Dall'Oglio (1954), gesuita dal 1975, nel 1982 scopre le rovine di un antico monastero nel deserto siriano: Deir Mar Musa al Habashi (Monastero di San Mosè l’Abissino). Nel 1984 viene ordinato prete nella Chiesa siro-cattolica, che ha giurisdizione sul monastero; iniziano i primi restauri. Nel 1991 comincia una nuova esperienza monastica, aperta all’ospitalità, all’ecumenismo, all’inculturazione nel contesto arabo-islamico e al dialogo con l’Islam. Dal 2011, sull’onda delle manifestazioni della “primavera araba”, che interessano anche la Siria, si impegna a favore della pace e di un graduale processo di democratizzazione.

Per le sue posizioni, gli viene revocato il permesso di residenza e nel giugno 2012 è costretto a lasciare la Siria. Nel luglio 2013 riesce a raggiungere Raqqa, nel nord del Paese controllato dall’opposizione al regime: probabilmente per favorire la liberazione di alcuni ostaggi. Il 29 luglio viene rapito e da quel momento non si hanno più sue notizie.

L'evento di presentazione del libro Il mio testamento di padre Paolo Dall'Oglio è un'occasione unica per ricordare e celebrare la vita e l'eredità di un uomo straordinario, il cui messaggio continua a ispirare e illuminare il cammino verso un mondo più giusto e pacifico. Per la prima volta in dieci anni, saranno proprio le sue parole a guidarci in questa riflessione.

Il libro Il mio testamento è stato realizzato da ITL Libri – Centro Ambrosiano 

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:


Ufficio Stampa ITL Libri

serena.trisoglio@chiesadimilano.it

02 67131635 / 3476278395

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Sabato 1 luglio 2023 - ore 21.00 - F. J. HAYDN - Nelsonmesse


Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Roma - Piazza S. Ignazio

Sabato 1 luglio 2023 - ore 21.00
CONCERTO DI PRIMA ESTATE

F. J. HAYDN - Nelsonmesse
per soli, coro e orchestra Hob XXII n. 11

Chiara D’Acunto, soprano
Eleonora Cipolla, contralto
Carlo Putelli, tenore
Stefano Fioravanti, basso

Orchestra e Coro: Melos Ensemble
FILIPPO MANCI, direttore

Scritta nel 1798 questa messa è senza dubbio una grande composizione di Haydn. Quando la scrisse il suo mondo era in subbuglio: un periodo di grande instabilità politica e finanziaria scuoteva l’Europa. Napoleone aveva vinto quattro grandi battaglie con l'Austria in meno di un anno. All'inizio del 1797, i suoi eserciti avevano varcato le Alpi e minacciato la stessa Vienna. Fu un periodo drammatico per l'Austria ma anche personale per Haydn a causa dalla malattia e dall'esaurimento che ebbe a soffrire. Al compimento l’autore diede all’opera il titolo significativo di Missa in angustiis (Messa per tempi difficili). Successivamente, 1° agosto del 1798 Napoleone aveva subito una clamorosa sconfitta nella battaglia del Nilo dalle forze britanniche guidate dall'ammiraglio Horatio Nelson. L’opera quindi fu dedicata a Lord Nelson Mass. Il titolo divenne indelebile quando, nel 1800, lo stesso Lord Nelson visitò il Palais Esterházy e probabilmente vi ascoltò la messa eseguita da Haydn stesso.

INFO: 06 6794406 | 3927845450
chiesasantignazio@gesuiti.it


29 giugno - Santi Pietro e Paolo

 Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere (Atti 2,42)







38° anniversario dell' Ordinazione Sacerdotale

 Oggi, 22 giugno, anniversario dell'Ordinazione Sacerdotale:

Napoli 1985 - al Gesù Nuovo (Ordinante il Vescovo Angelo Maria Rivato). Eravamo sei gesuiti:
Franco Beneduce
Massimo Nevola
Raymond Pace
Tomasz Homa
Vincenzo Tritto
Un dono grande che non finisce di stupire!



Ma chi è Guido Ruta?

 La corsa più bella

Ha 45 anni, una laurea in Economia a Londra e un PhD a New York. Tra le tante corse della sua vita, anche alcune pause provvidenziali. Da ottobre sarà il nuovo direttore di Villa Capriolo a Selva. Ma chi è Guido Ruta?


Festa di San Luigi Gonzaga il 21 giugno

 Vi invitiamo alla celebrazione della festa di San Luigi Gonzaga il 21 giugno prossimo alle ore 18:30 nella Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola.

Desideriamo affidare a Dio, in modo particolare, i giovani del nostro tempo, il loro presente, il loro futuro, la loro fondamentale vocazione nella vita e nella fede. Con loro viviamo circostanze dolorose col perdurare della guerra nel cuore dell'Europa, con l’aggravarsi delle condizioni dei più poveri a livello planetario. Ci sia di aiuto l'esperienza giovanile illuminata dall’esempio di generosità e di fede di S. Luigi Gonzaga.

La Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da P. ANDREA PICCIAU S.J., responsabile per la Pastorale vocazionale della Provincia EUM della Compagnia di Gesù.