Sabato 27 novembre – ore 16:30 | Qui ed ora essere santi. Sulle tracce di Giovanni Berchmans - INCONTRO DI FORMAZIONE

 Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

(Piazza di Sant’Ignazio)
Sabato 27 novembre – ore 16:30
Qui ed ora essere santi. Sulle tracce di Giovanni Berchmans
INCONTRO DI FORMAZIONE
Invito a conoscere san Giovanni (Jan) Berchmans, giovane gesuita di origine belga (Fiandre) nel IV centenario della sua morte avvenuta a Roma, nel “Collegio Romano”. Un santo decisamente poco conosciuto, probabilmente anche a causa di una narrazione inadeguata, devozionale, che lo ha rappresentato come un religioso volontarista, dedito all’ascetismo, all’applicazione delle regole comuni piuttosto che all’incarnazione dello spirito evangelico, all’unione con Dio secondo la pedagogia degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio e al servizio agli altri. Siamo nel tempo propizio per comprendere meglio e più a fondo l’esperienza di questo giovanissimo testimone della fede, morto a 22 anni, al termine degli studi filosofici compiuti in modo brillante nel “Collegio Romano”. P. Vincenzo D’Adamo sj


Organo Tamburini della Chiesa di Sant’Ignazio | Secondo appuntamento: sabato 20 novembre ore 20:30

Organo Tamburini della Chiesa di Sant’Ignazio
Secondo appuntamento: sabato 20 novembre ore 20:30
La musica organistica è una via privilegiata nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola per vivere un momento di incontro tra persone aperte alla crescita artistica e spirituale. Lo strumento, costruito nel 1935 dalla Pontificia Fabbrica d’organi Tamburini di Crema, è uno dei più importanti della Capitale.
È millenario il legame fra Chiesa e musica. «La Bibbia – ricorda Papa Francesco, nel videomessaggio del 4 febbraio scorso – ha ispirato innumerevoli espressioni musicali, tra cui pagine fondamentali nella storia della musica: pensiamo al canto gregoriano, a Palestrina, a Bach…; ha ispirato una grande varietà di composizioni nei cinque continenti; e anche diversi autori contemporanei si sono confrontati coi testi sacri». Spartiti che vengono eseguiti anche «in concerto, nella scuola e nella catechesi, e nel teatro». E cita Miguel Cervantes che nel Don Chisciotte affermava «Dove c’è musica, non può esserci nulla di cattivo» per auspicare che «possa rinascere» ogni esibizione dal vivo e che «si torni a cantare e a suonare e a godere insieme della musica e del canto».


Organo Tamburini della Chiesa di sant’Ignazio - Il primo appuntamento: venerdì 12 novembre ore 20:30

 Rassegna Musicale

Organo Tamburini della Chiesa di sant’Ignazio
Il primo appuntamento: venerdì 12 novembre ore 20:30

Lo strumento presente nella storica Chiesa romana, è uno dei più importanti della Capitale. Costruito nel 1935 dalla Pontificia Fabbrica d’organi Tamburini di Crema l’organo è celebre per essere stato scelto da Fernando Germani, il grande organista scomparso nel 1998, per interpretare l’opera omnia per organo di Johann Sebastian Bach.
La musica organistica è una via privilegiata per vivere un momento di incontro tra le persone aperte alla crescita culturale e spirituale. Papa Benedetto XVI nel 2006, ha evidenziato come l’organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione e dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani. Trascendendo come ogni musica di qualità la sfera semplicemente umana, rimanda al divino.


Domenica 7 novembre 2021- ore 16:30 - Stabat Mater - Meditazione Musicale e Poetica

 Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola

Domenica 7 novembre 2021- ore 16:30

Stabat Mater
Meditazione Musicale e Poetica
Testo di JACOPONE DA TODI e Musica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI
Quest’opera, composta a metà del sec. XIII – probabilmente dal francescano Jacopone da Todi – è stata ampiamente utilizzata sia nel medio evo che nell’età moderna e musicata da numerosi artisti. La prossimità con le forme della coeva lauda in lingua volgare è estremamente evidente, e la bellezza dei suoi versi, unitamente al l suo elevato senso di religioso sono di grande impatto emotivo. E proprio per la sua straordinaria umanità continua da secoli ad attraversare la spiritualità cristiana. È una meditazione sullo “stare” nella Passione del Signore, che ricapitola e dà senso al vissuto di passione di tutta l’umanità. Ed è anche un’invocazione alla “Madre fonte d’amore”, per “sentire” oggi la sua stessa forza e stare “sotto, dentro” le vicende impegnative del nostro tempo, alla luce del Crocifisso. È un canto molto amato non soltanto dai fedeli ma anche da generazioni di musicisti colti e raffinati, che hanno quindi realizzato, nell’arte, una vera sintesi dello spirito evangelico.