Domenica 27 febbraio alle 16, nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (Roma) Presentazione del libro “L’islam al femminile”

 Presentazione del libro “L’islam al femminile” 

Domenica 27 febbraio alle 16, nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (Roma) 

Cosa vuol dire essere donna nell’Islam? Cosa comporta sul piano pratico? I concetti della dignità umana e del rispetto dei diritti dell’uomo rivestono per i musulmani la stessa centralità valoriale che assumono nella nostra tradizione culturale e giuridica? La donna musulmana ha il diritto di esprimere liberamente la propria personalità, in condizioni di reale uguaglianza con l’uomo? 

Queste e molte altre domande, relative ad una realtà, tanto vicina quanto sconosciuta, saranno al centro dell'incontro-dibattito organizzato in occasione della presentazione del libro “L'Islam al femminile” di Sandro Menichelli, edito da Gambini editore, domenica 27 febbraio alle 16 nella Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma.  

L'incontro rientra negli eventi voluti dall’Associazione degli Umbri, che ha come mission quella di organizzare incontri culturali e stimolare l'incontro tra i numerosissimi umbri che vivono e/o lavorano nella Capitale e i moltissimi romani che amano la verde Regione. 

Il dibattito, moderato dal professor Alberto Castelvecchi, docente della Luiss Business School, si aprirà con i saluti di padre Vincenzo D'Adamo e di Massimo Palombi, presidente onorario dell'Associazione degli Umbri. Seguiranno gli interventi della professoressa Maria Caterina Federici, sociologa e presidente dell'associazione degli Umbri e dell’autore, Sandro Menichelli. 

“L'Islam al femminile” diverrà pertanto un’occasione per approfondire un aspetto poco noto della realtà islamica, alimentando il progetto del Rettore di Sant'Ignazio, padre Vincenzo D’Adamo, di offrire occasioni di natura culturale-laica capaci di sviluppare opportunità di conoscenza e di crescita. 

L'incontro si svolgerà nel rispetto della normativa anti Covid19.



Sabato, 26 febbraio ore 16:00 | Il Sacro Esperimento", su come Morricone scrisse la musica di Mission

IL SACRO ESPERIMENTO - Come Ennio Morricone scrisse la colonna sonora di MISSION                       di e con Antonio Farisi accompagnato dal TRIO AMARILLI (piano, flauto, voce)

«La musica esige che prima si guardi dentro se stessi, poi che si esprima quanto elaborato nella partitura e nell'esecuzione.» Così diceva Ennio Morricone e noi, con pudore e stupore, cercheremo di entrare nei meandri di quell’incessante laboratorio interiore che è stata la creatività del Maestro.  
In particolare, questo evento è un omaggio a Ennio Morricone e al suo lavoro sulla colonna sonora Mission. Intrecciando storia del cinema con i momenti di ricerca musicale del grande compositore con la genesi delle sue partiture (riferimenti a Claudio Monteverdi e Pierluigi da Palestrina, ecc.)

In pratica, si presentano tre racconti intrecciati e alternati tra loro con "idee" musicali: 
1) il sacro esperimento dei gesuiti in Sud America che è diventato argomento del film 
2) le difficoltà di realizzare un film simile: idea di un italiano (Ferdinando Ghia) che trova i finanziamenti all'estero ma perde la paternità del film 

3) il coinvolgimento di E. Morricone e il suo lavoro su questa colonna sonora indimenticabile...

Disse il Maestro: «Lavorando su tre elementi distinti che non potevo ignorare, l’oboe del gesuita padre Gabriel, la musica corale e quella etnica degli indios, credo sia stato un miracolo l’esser riuscito a comporre una musica in cui tre combinazioni indipendenti di suoni funzionavano anche contemporaneamente».