26 aprile 2025 - A-Dio a Papa Francesco!

Mentre ringraziamo il Signore per averci dato Papa Francesco, preghiamo perchè lo Spirito Santo abbia saldamente in mano le redini della Chiesa!

SABATO 26
APRILE
FUNERALE
DEL PAPA
 
LA CHIESA
APRE
ORE 15:00
 


Sant’Ignazio di Loyola: una chiesa vocata all'accoglienza internazionale

 Sant’Ignazio di Loyola: 

una chiesa vocata all'accoglienza internazionale

https://www.facebook.com/reel/9479399542155732

 

(celebrazione del Triduo della Settimana Santa in lingua tedesca)







L'ACCOGLIENZA: UNA FORMA D’ARTE RELAZIONALE

 Un amico carissimo, fraterno – LANFRANCO PESCANTE -  è un imprenditore di successo che ci ricorda che la cura dell’accoglienza, dell’ospitalità è “UNA FORMA D’ARTE RELAZIONALE CAPACE DI GENERARE BENESSERE, COINVOLGIMENTO E MEMORIA”!!!

Questa cultura è valida per tutte le realtà che hanno a cuore l’offerta di “UN MOMENTO DI FELICITÀ, UN DISTACCO DALLA ROUTINE QUOTIDIANA, UN RICORDO POSITIVO”.

A maggior motivo, per una Chiesa come la nostra - Sant’Ignazio di Loyola a Roma aperta tutti i giorni dalla 9:00 del mattino alla mezzanotte -, vocata alla frequentazione internazionale, questa “forma d’arte relazionale” è un gravoso e meraviglioso impegno cristiano nel servizio spirituale di accoglienza in uno spazio sacro, per la contemplazione della bellezza, della visione teologica nell’arte barocca dei gesuiti; per la meditazione religiosa, il raccoglimento spirituale, la celebrazione di fede.

“PER QUESTO MOTIVO (dice ancora Pescante nella sua intervista) OGNI ELEMENTO ... DAGLI ARREDI ALLA MUSICA IN SOTTOFONDO, DAL SORRISO DEL PERSONALE … È PENSATO PER LASCIARE UN’IMPRONTA NEL CUORE … UN CONCETTO CHE VA OLTRE … : SI TRATTA DI CREARE PICCOLI MONDI NEI QUALI LE PERSONE SI SENTANO VISTE E ACCOLTE….". Bravissimo Lanfranco, una bella lezione anche per noi. Grazie!

Vincenzo D sj

https://roma.repubblica.it/dossier-adv/lanfranco-pescante/2025/04/21/news/l_imprenditore_che_ha_trasformato_la_passione_per_l_hospitality_in_un_business_internazionale-424131451/



La speranza del popolo di Dio in cammino - Martedì 8 aprile ore 19:15 – 20:30

Martedì 8 aprile ore 19:15 – 20:30

SECONDO INCONTRO DI APPROFONDIMENTO DELLA FEDE

TRA GIUBILEO E QUARESIMA 2025

PELLEGRINI DI SPERANZA

La speranza del popolo di Dio in cammino

P. GIANCARLO GOLA SJ

 Sacrestia all'interno della Chiesa di Sant'Ignazio



Sabato 5 aprile ~ ore 20 - Oratorio di Pasqua - UN’ALBA NUOVA

 
Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Roma | Piazza di Sant’Ignazio
 
Sabato 5 aprile ~ ore 20
UN’ALBA NUOVA
 
Musiche
di: W. A. Mozart, F. J. Haydn, J. S. Bach, G. F. Händel,
G. B. Pergolesi, L. van Beethoven, P. Mascagni
 
Meditazione
testi di: San Matteo, San Giovanni Paolo II,
San Francesco d’Assisi, San Pio da Pietrelcina
 
BARBARA AMODIO voce recitante
MELOS ENSEMBLE coro e orchestra
FILIPPO MANCI direttore
 
Oratorio di Pasqua
La fede ci aiuta a pensare, a desiderare un ordine diverso delle cose.
La fede ci apre ad immaginare «cieli nuovi e terra nuova».
La fede ci fa incontrare Colui che per amore e con amore
ha attraversato tutta la vicenda umana, fino in fondo,
fino a suscitare, nel nostro vissuto, «un’alba nuova».
L’Oratorio di Pasqua, con la recitazione, il canto e la musica,
unisce all’immaginazione e al pensiero
l’emozione e i sentimenti più puri.

Ingresso a offerta libera









TRE INCONTRI DI APPROFONDIMENTO DELLA FEDE, TRA GIUBILEO E QUARESIMA

PELLEGRINI DI SPERANZA

La speranza nasce quando succede qualcosa di significativo nel presente,
nella peggiore situazione che possa capitarti, e vedi che c’è qualcosa,
che c’è qualcuno che ti spalanca lo sguardo, che riapre il tuo futuro!

I tre incontri di catechesi, si svolgeranno in 
Sacrestia all'interno della Chiesa di Sant'Ignazio

con questo
PROGRAMMA
 Martedì 1 aprile ore 19:15 – 20:30
La speranza è certezza nel futuro
in forza di una realtà presente
P. VINCENZO D’ADAMO SJ

 Martedì 8 aprile ore 19:15 – 20:30
La speranza del popolo di Dio in cammino
P. GIANCARLO GOLA SJ
 
 
Martedì 15 aprile ore 19:15 – 20:30
Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza
  P. CARMELO GIUFFRIDA SJ








27/03/2025 - Concerto

 


LA VOCE DELLA DIVINA BELLEZZA - Sabato 22 marzo ~ ore 21

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Roma | Piazza di Sant’Ignazio
 
Sabato 22 marzo ~ ore 21
 
LA VOCE DELLA DIVINA BELLEZZA

Concerto organistico
a conclusione dei lavori di ripristino
dell’Organo Tamburini e della Chiesa di Sant’Ignazio 
 
Organisti
LIVIA SANDRA FRAU
FILIPPO MANCI
VINCENZO ZITO
 
Musiche di
J. Alain; C. Franck; J. Langlais; E. Morricone; C.-M. Widor; J. Williams; H. Zimmer; D. Zipoli,
 
chiesasantignazio@gesuiti.it | 06 6794406
INGRESSO LIBERO - FREE ENTRY



SABATO 22 MARZO - 16:30 - LA CORRUZIONE, OLTRE IL FATTO ECONOMICO

 Chiesa Sant’Ignazio di Loyola
 
SABATO 22 MARZO - 16:30
 
 
LA CORRUZIONE, OLTRE IL FATTO ECONOMICO
Prospettive e percorsi di liberazione
 
introduce l’autore del libro
CARLO MANUNZA
 
intervengono
LEONARDO BECCHETTI
CARLA COLLICELLI
ELENA CUOMO
 
LA CORRUZIONE
Un fenomeno diffuso, di illeciti ed abusi, che coinvolge pubblici ufficiali e soggetti privati, per ottenere iniqui vantaggi e ingiusti favori, con sperpero di denaro pubblico e inefficienze nei servizi a discapito del bene comune.
Anche il mondo dell’arte e dei beni culturali non è esente da questo detestabile malcostume.
L’arte è un bel frutto della creatività che, come nel “giardino originario” del Genesi è un prodotto “bello da vedere, gradevole agli occhi e desiderabile…”. Ma è un “frutto” che può essere “corrotto”! Inquinato, strumentalizzato, avvelenato, pericoloso, portatore di morte morale, spirituale e sociale. E chi lo corrompe siamo noi: chi ne dovrebbe aver cura, tutelarlo, renderlo disponibile, fruibile a tutti nella sua bontà. Corrompe chi sfrutta la bellezza dell’arte pubblica per fini meschini, per interessi privati, per traffici illeciti, per trame di potere e di lobby… questi inquinano e avvelenano la bellezza dell’arte!
Come reagire a tale degrado? Quali prospettive di risanamento e quali percorsi di liberazione dalla CORRUZIONE? Lo chiederemo ai relatori che interverranno.
 
P. Vincenzo D’Adamo sj
Rettore - Chiesa di S. Ignazio – Roma
chiesasantignazio@gesuiti.it  |  06 6794406



CHI E' PIER GIORGIO FRASSATI

 PIER GIORGIO FRASSATI NELLA CHIESA DI SANT’IGNAZIO

Verso la
canonizzazione 
• Venerabilità:
   23/10/1987 (G.P. II)
• Beatificazione:
   20/05/1990 (G.P. II)
•Canonizzazione:
       03/08/2025

 


 

Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile, sabato santo, del 1901 da Alfredo, fondatore del quotidiano “La Stampa” nel 1895, e da Adelaide Ametis. La famiglia Frassati, appartenente all’alta borghesia locale, è culturalmente di sentire liberale, con il padre agnostico e la madre credente in maniera formale: da questa Pier Giorgio riceve i primi rudimenti del cattolicesimo, mentre la fede, invece, maturerà in lui in maniera inaspettata, divenendo il fondamento stesso della sua vita. Educato presso la scuola pubblica “Massimo d’Azeglio” e poi all’“Istituto Sociale” dei Gesuiti, il contatto con la spiritualità ignaziana e la formazione impartita portarono il giovane a fare la Comunione tutti i giorni, quindi ad entrare nelle Conferenze di San Vincenzo. Da giovane scelse di essere vicino ai bisognosi diventando il “facchino dei poveri”, trascinando per le vie di Torino i carretti carichi di masserizie degli sfrattati e offriva loro conforto e aiuto. Soccorre i malati al Cottolengo

 
La sua fede profonda si nutre di Eucaristia quotidiana, preghiera, confessione frequente. È innamorato della Parola di Dio: fidandosi dell’insegnamento di Gesù, vede nel prossimo la presenza di Dio e si considera «povero come tutti i poveri».
 
Nel 1918 si iscrisse ad Ingegneria meccanica (con specializzazione mineraria) per potersi dedicare a Cristo tra i minatori, che erano tra gli operai più umili e meno qualificati. Nel 1919 aderì alla FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Entrò a far parte dell’Azione Cattolica partecipando al circolo Milites Mariae facendo proprio il motto “Preghiera, Azione e Studio”.
 
Le sue giornate erano divise quindi tra preghiera, aiuto ai bisognosi, studio e amici. Dopo la sua morte, i genitori appresero dagli amici e da coloro che avevano ricevuto il suo aiuto, lo stile di vita di questo giovane che correva per le strade di Torino, sempre a piedi perché i soldi per il tram li offriva in elemosina, o per comprare le medicine per le persone ammalate, donando finanche i suoi indumenti per coloro che ne erano privi. Pier Giorgio pur avendo pensato alla consacrazione sacerdotale scelse di vivere la vocazione alla santità nello stato laicale perché questo stile di vita gli permetteva di condividere da vicino il mondo degli umili e dei poveri coinvolgendosi in prima persona. Iscritto al Partito Popolare di don Sturzo, criticò le posizioni politiche fasciste.

Era quasi giunto al traguardo della laurea, gli mancavano due esami, quando muore a Torino sabato 4 luglio 1925 per una poliomielite fulminante, contratta probabilmente assistendo i malati. La folla ai funerali inizia a rivelare alla famiglia e al mondo la grandezza della sua testimonianza cristiana. Si apre così il percorso che porterà alla sua beatificazione, presieduta da San Giovanni Paolo II, in una piazza San Pietro gremita di fedeli, in attesa della sua canonizzazione il 3 agosto prossimo.



 

PIER GIORGIO FRASSATI NELLA CHIESA DI SANT’IGNAZIO - ALTARE DI SAN LUIGI

UNA SOSTA DAVANTI AL BEATO PIER GIORGIO FRASSATI

Fino a domenica 23 marzo resterà nella Chiesa di Sant’Ignazio
la reliquia del Beato PIER GIORGIO FRASSATI
che sarà canonizzato il 3 agosto prossimo.
L’abbiamo esposta all’altare di San Luigi Gonzaga
perché ravvediamo una similitudine
tra la vicenda del giovane Santo Gesuita
e quella di Pier Giorgio. Ambedue impegnati nello studio
nella formazione, nell’amicizia generosa dei più poveri
e nel dono della vita a motivo della prossimità ai malati.
Tra l’altro, Pier Giorgio ha conosciuto
la Compagnia di Gesù e la sua spiritualità,
avendo studiato nell’Istituto Sociale di Torino.
Salga in alto al Signore, per le sue mani, la nostra preghiera.
 
A te, o Padre, innalziamo la nostra preghiera:
donaci il coraggio di volare in alto,
di fuggire la tentazione della mediocrità e della banalità.
 
Rendici capaci, come Pier Giorgio,
di aspirare alle cose più grandi
con la sua tenacia e la sua costanza
e di accogliere con gioia il tuo invito alla santità.
 
Liberaci dalla paura di non riuscirci
o dalla falsa modestia di non esservi chiamati.
 
Concedici la grazia,
che Ti domandiamo per l’intercessione di Pier Giorgio
e la forza per proseguire con fedeltà
sulla via che conduce “verso l’alto”.
 
Per Cristo nostro Signore. Amen.