CARLO MOSCA
Prefetto della Repubblica, Consigliere di Stato. Con sconcerto ho appreso quest’oggi, martedì santo 30 marzo, della scomparsa di Carlo Mosca, testimone di un servizio nobile dello Stato, maestro, amico, credente nel Signore Gesù.
Il 25 marzo scorso, nel messaggio inviato in occasione della commemorazione del Prefetto della Repubblica Aldo Camporota, nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, ci comunicava:
"Mi ha fatto riflettere l’immagine evocata dalla definizione (…) sull’amicizia: un gradino verso Dio, quasi per sintetizzare un valore forte, quello dell’amicizia, i cui momenti significativi, se vissuti autenticamente, ci avvicinano al Trascendente.
(…) l’amicizia con persone semplici e straordinarie allo stesso tempo, che hanno lasciato il segno della loro esistenza tra di noi con le loro opere, con quello che hanno fatto per gli altri, con il loro stile di vita, con la loro generosità, con la loro etica del servizio pubblico. Per questo, del resto, continuano, oltre la loro vita, a vivere con noi, anche se non ci sono più e dalla “stanza di sopra” continuano a compiacersi del fatto che stasera li stiamo ricordando.