CHIESA
DI S. IGNAZIO DI LOYOLA
Piazza di S. Ignazio – Roma
Sabato 30 novembre, ore 16:30
ANTONIO GIORDANI
presenta
MARX O DEL DESIDERIO
ne discute con l’autore
GAETANO LETTIERI
Prorettore alle Politiche Culturali
Sapienza Università di Roma
Dibattito in occasione della presentazione del libro di Antonio Giordani (storico della filosofia) "Marx o del desiderio", con l'intervento del prof. Gaetano Lettieri
Prorettore delle Politiche Culturali della Sapienza e noto professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese.
Il riferimento a Marx può sembrare retrò, insignificante oggi. Giordani ne ripercorre aspetti del pensiero che intersecano vari ambiti culturali e sociali
gravati da vecchi e nuovi velami ideologici, sterili. Mentre "uomini" che vivono nella "normalità" si assumono il carico dell'esistenza quotidiana. Di essi è la “rivoluzione” continua della condizione reale.
Scrive Antonio Giordani: “Una volta usciti di scena gli spietati eroi ideologici di cui le rivoluzioni si nutrono, compaiono finalmente gli uomini normali, quelli che vogliono "allevare", "cacciare", "coltivare la terra", "criticare", "dipingere" etc. È nella particolare delineazione di queste esistenze che Marx scopre la chiave per una vita veramente umana”.
Piazza di S. Ignazio – Roma
Sabato 30 novembre, ore 16:30
ANTONIO GIORDANI
presenta
MARX O DEL DESIDERIO
ne discute con l’autore
GAETANO LETTIERI
Prorettore alle Politiche Culturali
Sapienza Università di Roma
Dibattito in occasione della presentazione del libro di Antonio Giordani (storico della filosofia) "Marx o del desiderio", con l'intervento del prof. Gaetano Lettieri
Prorettore delle Politiche Culturali della Sapienza e noto professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese.
Il riferimento a Marx può sembrare retrò, insignificante oggi. Giordani ne ripercorre aspetti del pensiero che intersecano vari ambiti culturali e sociali
gravati da vecchi e nuovi velami ideologici, sterili. Mentre "uomini" che vivono nella "normalità" si assumono il carico dell'esistenza quotidiana. Di essi è la “rivoluzione” continua della condizione reale.
Scrive Antonio Giordani: “Una volta usciti di scena gli spietati eroi ideologici di cui le rivoluzioni si nutrono, compaiono finalmente gli uomini normali, quelli che vogliono "allevare", "cacciare", "coltivare la terra", "criticare", "dipingere" etc. È nella particolare delineazione di queste esistenze che Marx scopre la chiave per una vita veramente umana”.