08.06.2021 - Claudio Mattia Serafin: CORTOCIRCUITO CULTURALE - Dal pensiero critico al principio di realtà

Martedì 8 giugno 2021 - ore 16:00
CHIESA DI SANT’IGNAZIO
(Piazza S. Ignazio – Roma)

Claudio Mattia Serafin

CORTOCIRCUITO CULTURALE

Dal pensiero critico al principio di realtà

[Linea Edizioni – 2021]




Intervengono alla presentazione del saggio:
- Prof. Daniele Popolizio
- Flavia Giacobbe
- Claudio Mattia Serafin
Modera:
- Alessia Ardesi
Partecipazione nel rispetto delle norme anti-covid
Diretta streaming su youtube: Gesuiti a Roma
INFORMAZIONI E CONTATTI
Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Piazza sant’Ignazio | 06 6794406 — 345 6549492
chiesasantignazio@gesuiti.it | https://santignazio.gesuiti.it
Claudio Mattia Serafin, scrittore di narrativa e di saggistica, è docente di deontologia (LUISS) e pedagogo.
L’Autore analizza con acutezza la crisi del mondo pedagogico di oggi. E scrive a proposito del fosso che separa i giovani dagli adulti:
“In effetti, coloro che non hanno raggiunto la maturità (anagrafica) possono considerarsi come portatori di qualche tipo di colpa. (…) Vengono osservati dagli adulti, professionisti affermati, come degli appestati, dei sanzatetto cui girare al largo. La frattura è insanabile? Il giovane è portatore sano di povertà, normalmente e notoriamente non ha soldi né potere. (,…) Questa è un’epoca civile fatta di mezze misure: non si uccide il pericolo, non si glorifica l’eccellenza. Si include, ingurgitando però tutto ciò che capita sotto tiro.
Del resto, i nativi digitali, le giovani menti e i giovani corpi captano nient’altro che questo:
per certi versi nascono con le antenne alzate, consci che qualcosa sta cambiando.
Nella loro ingenuità forse non sanno mettere a fuoco, ma si preparano da un punto di vista materiale e spirituale. Colgono che alcune forme sfilacciate di cultura sono ormai imprescindibili e si beano di saperlo e di tenersene lontani. Insomma tutti i “nostri ragazzi e ragazze” sono all’erta. Con l’istituto delle migliori gazzelle. Sono, giustamente, sul chi vive, ma questa tensione costante e senza un motivo li sfinisce, consuma, le loro energie fisiopsichiche. Ma…Ancora una volta si dovranno scontrare con strutture stantie, moduli operativi senza senso. E la loro tensione potrebbe condurli su strade sbagliate. Imboccandone di errate, una dopo l’altra, lui e lei si perderà e perderà in brevissimo tempo il proverbiale senso di sé”.
L’essere umano, specie in giovane età, ha paura: tutti coloro che soffrono la paura necessitano di essere guidati, accompagnati nel cammino delle tenebre. Hanno bisogno di ritrovare il coraggio: e infatti la risposta non è il contrasto, la risposta è la guida.